Parliamone

Cosa hai pensato prima? Cosa hai provato durante? Cosa vorresti dopo? Qualunque cosa tu voglia dire su Punta Perotti, qui puoi farlo. Se non sei volgare e non offendi, nessuno potrà abbattere le tue parole.
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Un po' di chiarezza

[ inviato il 03/04/2006 alle 19:03 da Vito Cardascio ]

Copio e incollo da un altro forum una posizione estremamente lucida.
- A seguito della nota pronuncia di Cassazione, il manufatto fu sottratto ai proprietari e confiscato a favore del Comune. In via definitiva. Da qui non si può tornare indietro, nel senso che è un punto fermo.
- Correlato a questo provvedimento, la sentenza conteneva l'ordine di abbattere.
- Qualcuno sostiene che il predetto ordine di abbattimento fosse, comunque, forzando un po' l'interpretazione delle Cassazione, compatibile con un riuso, da parte del Comune, del manufatto, magari previo abbattimento di 7-8 piani. Io non so se tale convincimento giuridico sia fondato. Credo di no.
- Per tagliare la testa al toro, comunque, il Consiglio comunale di 3 anni fa -a maggioranza centro destra, Sindaco il dr. Di Cagno Abbrescia- votò comunque per l'abbattimento di Punta Perotti. Se non ricordo male - ma posso sbagliare - fu votato all'unanimità.
- Penso che se Di Cagno Abbrescia avesse avuto tempo e non ci fossero state le opposizioni giudiziarie di Matarrese, l'avrebbe abbattuto.
- L'eventuale richiesta risarcitoria da parte dei costruttori non può - evidentemente - trovare il suo fondamento logico-giuridico nell'abbattimento, ma tutt'al più nell'avvenuita confisca disposta dalla Cassazione.

Se siamo d'accordo su questo (e passo alle valutazioni, se volete politiche e quindi parte) io penso che:
1) Non è ne merito nè colpa della Giunta attuale l'aver proceduto all'abbattimento: era un atto dovuto. Il dr. Emiliano l'ha fatto essendo anche uno dei programmi della campagna elettorale per il quale il 52% dei baresi - me compreso - l'ha votato.
2) Non è una festa, ma neanche giorno di lutto; infatti stamattina nessuno - o pochi - ha applaudito all'abbattimento;
3) Ho apprezzato la misura e l'equilibrio nelle parole del Sindaco sulla vicenda;
4) Non ha senso (se non propagandistico, a cui non sono interessato) introdurre elementi da leggenda metropolitana tipo: "a causa dell'abbattimento scatteranno risarcimenti a carico della collettività" oppure "si poteva trattare con i Matarrese e fargli fare qualche lavoro" oppure, ancora "si poteva destinarli ad uffici comunali": si tratta in tutti e 3 i casi di cosa impossibile come accertato dal Consiglio comunale a maggioranza di destra 3 anni fa!
5) Ugualmente debole mi pare l'accusa rivolta al Sindaco di una manifestazione di stampo elettorale; oggi i tempi sono apparsi maturi ed oggi si è fatto; inutile fare dietrologia.
6) Ora inizia la fase di studio e progettazione per la riqualificazione della costa sud; ma questo è altro e nuovo discorso. E a questo punto non più per avvocati, ma per ingegneri ed architetti. Per cui alzo le mani e passo ai competenti in materia.

(1) percorso giuridico

[ inviato il 04/04/2006 alle 14:02 da ]
Come qualsiasi percorso giuridico controverso le opinioni e interpretazioni possono essere molteplici.
Ma una cosa è certa: abbiamo il nostro 11/9 e i nostri talebani. E ciò non per una critica al percorso giuridico, no, ma solo per il sentimento di distruzione dell'opera dell'uomo, della distruzione dell'opera di centinaia di lavoratori, dell'idea anche se non condivisa da tutti. La cultura ed il livello di civiltà di un popolo si basano sul raggiungimento del rispetto reciproco e la salvaguardia dei dritti di tutti. Ma secondo lei un innocente (giudicato tale dalla sua legge) deve perdere tutto non avendo commesso alcun reato? Vergogna!!!!!!!!

(2)

[ inviato il 05/04/2006 alle 19:11 da un anonimo]
Vito,
la sentenza della Cassazione non parla di abbattimento ma solo di confisca che è un concetto diverso.

Il risarcimento chiesto dai costruttori, a cui si aggiungono la regione Puglia e l'ACI proprietari di parte del suolo, è leggittimo in quanto sono stati assolti proprio dalla sentenza a cui tu fai riferimento.





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