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Bari - Giustizia Divina
[ inviato il 30/03/2006 alle 21:26 da Cristiano Amoruso c.amorusolondon_at_katamail.com ]
...Alla fine e' giusto che i Baresi che hanno votato Emiliano abbiano scelto per "la vista" (di cosa?) invece di avere un Lungomare "alternativo e moderno" che era il giusto seguito a Pane e Pomodoro e Torre Quetta. D'altronde, la ferrovia di Japigia e le case delle prostitute attraggono turisti (altro che gli alberghi e il porticciolo che sarebbero sorti..), vero? Sono contento che il Sud sia dov'e' e sia com'e': e' quello che meritano le persone che gioiscono dell'abbattimento. E' giusto che al Sud non si facciano investimenti, non ci sia lavoro e non si abbia uno sviluppo diverso. Quando I baresi inizieranno a pensare che "si puo'" forse qualcosa cambiera'. E se volete una motivazione per cambiare idea pensate al milione e mezzo di Euro che questo abbatimento ci costera'. Finanziato dai cittadini, e' chiaro. Sarebbe servire un milione e mezzo di Euro a chi vive ad Enziteto o a Modugno zona Cecilia?...Ma in fondo e' meglio "la vista".
(1) Fa piacere...
[ inviato il 31/03/2006 alle 07:57 da Dino Mangialardi avv.azzeccagarbugli_at_libero.it ] ...che qualcuno reputi la cementificazione bruta stile Miami "alternativa e moderna": il mondo è bello perché è vario!
Tuttavia...questi cosi vanno demoliti non (solo) per "la vista" - che in quanto paesaggio ha un suo valore giuridico - ma (soprattutto) perché costruiti dove non si sarebbe potuto farlo.
Come motivazione mi sembra ottima e abbondante. (2) e io pago......!!!!!!!!!!!!!!
[ inviato il 31/03/2006 alle 10:22 da claudio morgese foxclad01_at_yahoo.it ] Cristiano, la penso esattamente come te...per molti invece meglio topi, prostitute, immondizia e non punta perotti....!Pagheremo noi cittadini...e a quanto pare ne siamo contenti!!!!!! è veramente assurdo!
(3) X Dino e X Vito
[ inviato il 31/03/2006 alle 12:06 da Cristiano Amoruso c.amorusolondon_at_katamail.com ] Dino, Vito,
La mia definizione di alternativo e moderno si basa solo su una constatatzione. Va benissimo ed e' LEGITTIMO abbattere Punta Perotti, ma cosa abbiamo in cambio? Punta Perotti e' "altenativo" al nulla e al degrado, perche', anche se abusivo(e non mi riferisco solo a Punta Perotti includo il porticciolo che sarebbe sorto li' e nulla aveva di abusivo) sarebbe almeno stato una occasione di sviluppo per Bari.
"Moderno" perche' purtroppo a Bari, e mi risulta non sia cosi' in tutto il sud, sembra ci sia una avversione al nuovo dovuta ad una automatica associazione fra "moderno" (nel senso piu' futuristico del termine) e cattivo. Lasciare dov'e' Punta Perotti non e' sicuramente ortodosso ma se si fosse dato spazio al diverso si sarebbe dato un segnale di sviluppo senza rinnegare a Bari la sua identita' storica e pesaggistica. Infatti, nonostante il paesaggio abbia un valore giuridico (anche se dubito che una corte possa riconoscere nel merito quei caratteri di "unicita'" e "identita'" base per la disciplina giuridica paesaggistica) dare troppa importanza ad un "paesaggio" del genere significa che probabilmente ci dovremmo preocuupare di altro, piu' importante come la vera solidarieta' e lo sviluppo sociale a cui facevo riferimento del messaggio di apertura. OBIETTIVAMENTE 10 anni fa potevamo avere un lungomare un po' meno integro, con qualche palazzo in piu' e una possibilita' di sviluppo...e oggi abbiamo 1,5 milioni di euro in meno, i costi delle cause e la desolazione del nulla...per cosa?
Sono dell'idea che quando si vuole qualcosa bisogna fare delle scelte e le scelte come tali impongono un sacrificio di qualcosa. Non si puo' lamentarsi di una citta' che non va quando sono gli stessi cittadini che si danno la zappa sui piedi. Io avrei preferito avere un lungomare con un po' di cemento in piu' ma almeno UNA possibilta' di portare qualche soldino in piu' a Bari.In fondo il rischio che si correva era che si poteva solo migliorare e avere qualche posto di lavoro in piu'. Ma qualcuno prefersice aspettare che L'IKEA venga a Bari...
A proposito di Miami, vivo e lavoro a Londra ma spesso vado a Miami e a New York per lavoro. Meno del'3% della popolazione di Miami (vedi rapporto Datamonitor USA sull'economia della Florida nel 2000)si dice non a favore dello sviluppo urbano sui canali. (4)
[ inviato il 31/03/2006 alle 13:38 da Dino Mangialardi avv.azzeccagarbugli_at_libero.it ] Mi spiace, ma non sono d'accordo.
E' questione di priorità e di prospettive: e in quest'ottica PP riveste la valenza di un precedente.
Lasciando vivere qualcosa che non avrebbe dovuto nascere, si autorizza implicitamente una forma mentis per cui - se si è sufficientemente veloci nel mettere la società civile dinanzi al fatto compiuto - poi la si potrà incastrare con sospetti di opporsi al nuovo che avanza o, se possibile, con la cara, vecchia, broda del condono.
Non mi sembra che questo sia "andare avanti", "progredire". Anzi.
Si pensi al Fuenti (se non ricordo male, tra l'altro, costruito da un barese): abbattendolo non è che la scogliera sia tornata com'era prima. E allora, perché abbatterlo? Non si poteva lasciare l'albergo? In fondo, trattavasi di un'attività lecita e di un'entrata per il territorio...
E invece, bene si è fatto ad eliminarlo, se è stato un messaggio che ha evitato che anche solo un altro scempio simile si compisse.
In cosa consisterebbe, da noi, la modernità che tanto spaventa? Un pò di abusivismo edilizio da sopportare "perché porta soldi". Sarà. Francamente, non mi sembra questa gran novità.
Almeno per il Sud.
Per me, invece, la vera novità sta in una demolizione, in cui tutto vedo tranne che passatismo veteromeridionale o isterismo postecologista.
Certo, a spese - anche - mie, dato che sono un contribuente. Pazienza. Me ne ricorderò.
Ci sono molti modi per sviluppare una zona, diversi dal regalare un altro pò di cemento ad una città che non mi pare davvero ne sia priva, violando tra l'altro le norme vigenti: che poi un'amministrazione non ci riesca, è un problema da valutare nel'ottica della responsabilità politica. Alle urne, appunto.
Il fatto che agli abitanti di Miami piaccia Miami (buon per loro) qui non rileva: era un'immagine. Dubito però che alcuna di quelle costruzioni violi le norme urbanistiche.
Se poi il problema è la legge Galasso che imbriglia troppo la fantasia imprenditoriale...beh, il discorso diventa davvero troppo complesso.
Senza polemica. (5) X Claudio
[ inviato il 31/03/2006 alle 13:41 da Dino Mangialardi avv.azzeccagarbugli_at_libero.it ] Veramente, non è che ci sia un ultimatum: o le prostitute o Punta Perotti!
Magari è possibile pensare a realizzare qualcos'altro - che non siano meretrici, ecomostri e pantegane.
No? (6) Senza Polemica
[ inviato il 31/03/2006 alle 15:57 da Cristiano Amoruso c.amorusolondon_at_katamail.com ] Dino, mi fa piacere questa discussione e sono contento di farla apertamente. In quanto Impreditore, in quanto ragazzo, in quanto Barese.
Purtroppo, rileggendo il mio commento riconosco che ho tralasciato un punto importante.
Non ho indicato che PP non e' in realta' solo un complesso edilizio ma era solo il primo (e ahime' piu' grande) pezzo di una lottizzazione che sarebbe continuata su tutto il lungomare e che avrebbe modificato (bene o male che sia) il lungomare.
Ora, come ho piu' volte sottolineato, la concessione sul cemento che facevo a PP non voleva essere un violare la legalita', ma solo, con un atteggiamento pragamatico, un modo di dire "Va bene, abbiamo sbagliato,ma perche' non pensiamo a modificarlo (vedi Bubbone a Modugno) invece che portare avanti la crociata (con quale fine ) per ottenere il nulla dopo l'abbattimento?"
La decisione su come andare avanti (si poteva e si voleva ma qualcuno voleva Matarrese fuori di li') avrebbe dovuto tenere in considerazione che abbattendo e bloccando quella parte di Lungomare si eliminava una grande (se non la piu') occasione di sviluppo del Litorale SUD Barese, con gli alberghi i negozi e tutto quanto che, pur se non bello, sarebbe servito.
Certo, i soldi non sono nulla nella vita (ma bisogna chiederlo ai miei ex-vicini di casa a Enziteto o A Modugno Zona Cecilia) ma permetti che a me pianga il cuore vedere la citta' che amo perdere una occasione di darsi un volto nuovo per ottenere chissa' cosa, pagando 3 miliardi delle vecchie lire che magari sarebbero serviti per completare i lavori al Margherita (interrrotti da questa giunta comunale con la motivazione "fabbisogno di cassa").
Dino, ho lasciato Bari perche' ogni giorno molta gente, per seguire ideali di legalita' e giustizia "assoluta" ha distrutto l'entusiasmo di chi credeva e chiedeva solo un po' di pragmatismo in piu'. Prova a chiedere come si sono sentiti gli imprenditori quando, durante il Congresso Eucaristico, personalmente e nella sala consiliare del comune, si sono sentiti dire "...Vabbe' i negozianti si devono sacrificare un po'".
Ecco perche' pur riconoscendo l'illegalita' della construzione, sono mortificato da un atteggiamento di ostruzionismo (non solo della sinistra) a tutto cio' che diverso e che, in realta' fa paura.
Un tale accanimento, perche' tale e', (ma non mi riferisco a questo sito) lo avrei giustificato per un altra citta'come Firenze o Venezia, ma non Bari, che ha problemi ben piu' gravi da risolvere, come occupazione e degrado.
In ogni caso, spero almeno che li' sorga un bel giardino dove ma credo, e do la mia parola, che in ci vorranno piu' di 10 anni (studio EU 2003) per realizzare qualcosa al posto di PP.
Se cio' accadra'ci sara' una persona che cambiera' idea, la cosa piu' nobile che un uomo possa fare.
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