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[ inviato il 03/04/2006 alle 16:24 da Ulisse odyssey957_at_hotmail.com ]
Appunto Miky in definitiva trattasi di scatole.
Ma quale opera umana non lo è?
Inoltre, penso che ogni opera, in definitiva, snatura il paesaggio dove viene inserita; dovremmo esimerci da interventi umani sul paesaggio?
Rispettare il contesto edificato dove si interviene: forse che PP non rispecchia le linee, i volumi (in tema d'imponenza) e quantaltro proposto dall'edificato preesistente sul lungomare verso il centro cittadino, fatto salvo le dovute proporzioni e le caratteristiche, tra cui l'altezza, dovute all'epoca di realizzazione?
Forse che in tale ottica PP non rappresenta la "naturale" prosecuzione?
Naturalmente ogni discorso, prescinde dalla considerazione che sono state disattese le norme di salvaguardia della distanza dal mare e che sotto tale profilo PP costituisce un'illecito.
Saluti
(1) Scusa
[ inviato il 03/04/2006 alle 16:29 da vito cardascio ] A prescindere dai volumi, è la posizione, messa di traverso. Anche il palazzo della pretura, quello giallo, non è certo il massimo, ma non mi ostruisce la vista! (2)
[ inviato il 03/04/2006 alle 18:01 da un anonimo] E' assolutamente falso quello che è stato sostenuto in quanto:
- il piano regolatore prevede esattamente la struttura come è stata progettata ed eseguita.
- la distanza dalla costa non c'entra perché la legge Galasso non si applica per disposizione normativa.
Basta rivedere la trasmissione il Graffio di Telenorba per capire che quanto ho affermato poc'anzi è vero in quanto anche l'ing. Colaianni del Comune di Bari ha confermato la rispondenza di Punta Perotti al piano regolatore.
Ricordo che in quella trasmissione il Sindaco aveva sostenuto che abbatteva perché intimato a fare ciò dal Procuratore Generale della Repubblica.
Chi vuole intendere intenda...
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